Pescara, che si estende tra i colli e il mare, è la destinazione ideale per chi ama le spiagge sabbiose, le acque pulite e le verdi pinete. Ma, oltre alle bellezze paesaggistiche, la città abruzzese è tra i centri più rinomati di tutta la regione anche per la sua vivacità culturale: durante tutto l’anno si susseguono spettacoli, mostre, concerti ed eventi. Non bisogna dimenticare, poi, che la cittadina è celebre per avere dato i natali al vate Gabriele D’annunzio, nelle cui opere si trovano espliciti riferimenti alla sua amata terra.
Pescara è molto apprezzata anche da coloro che amano vivere il territorio in maniera sostenibile: è possibile infatti avventurarsi in percorsi escursionistici ed effettuare passeggiate panoramiche in bicicletta, per vivere un soggiorno in piena armonia con la natura circostante.
Le origini di Pescara
Sono decisamente antiche le origini di Pescara: bisogna risalire all’epoca romana, quando i primi abitanti dell’epoca diedero al villaggio in cui stavano il nome di Vicus Aterni (Vicus vuol dire “villaggio”) e poi Aternum, dal nome del corso d’acqua che lambiva il villaggio stesso.
Il nome Aternum rimane per secoli: prima del Medio Evo Pescara fu dominata dagli Ostrogoti e dai Bizantini, prima dell’arrivo dei Longobardi e, in seguito, del passaggio al ducato di Spoleto. Occorre attendere proprio l’età medievale, però, per vedere il nome Aternum sostituito da Piscaria: una denominazione che con tutta probabilità faceva riferimento al carattere pescoso di quell’area.
Per lungo tempo l’abitato di Piscaria fece parte delle pertinenze dell’abbazia di Montecassino, e anche il fiume fu ridenominato, assumendo il nome di Piscarius. In seguito, nei primi anni del XIX secolo Pescara fu occupata dalle truppe francesi, e anche durante il regno di Giuseppe Bonaparte rappresentò un bastione militare di prestigio. Più tardi Castellammare Adriatico fu trasformato in un Comune autonomo: sarà riunificato a Pescara oltre un secolo più tardi, con il decreto del 2 gennaio del 1927 che tra l’altro diede origine alla provincia di Pescara.
Una città elegante
Piazza Salotto, che in realtà si chiama piazza della Rinascita, è il cuore pulsante della città: da qui si ramificano diverse vie che permettono di fare shopping tra negozi e boutique di classe. Molto belle, poi, da un punto di vista architettonico, le abitazioni in stile liberty che conferiscono alla città un’atmosfera elegante.
Simbolo di Pescara è il glicine di via Milano, un monumento naturale che risale agli anni ’30 del secolo scorso. Ma un altro elemento emblematico del capoluogo abruzzese è la Nave di Cascella, che prende il nome dallo scultore che l’ha realizzata: si tratta di una fontana moderna realizzata in travertino bianco che rappresenta un elemento di raccordo tra il mare e il centro della città.
Il lungomare
Il lungomare Giacomo Matteotti regala emozioni uniche a chi ha la fortuna di percorrerlo e – al tempo stesso – è il fulcro della movida grazie ai bar e ai locali che lo animano. Esso è collegato con il ponte ciclopedonale più lungo di tutta Italia: si chiama Ponte del mare ed è lungo 466 metri. Costruito pochi anni fa, si presenta come una struttura futuristica con un doppio anello che di notte si illumina e permette di collegare le due parti della città separate dal fiume.
Dal ponte è possibile vedere da una parte il Porto Canale di Pescara e dall’altra parte il Gran Sasso e la Majella. A proposito del porto, qui è possibile scorgere una peculiarità tutta abruzzese, vale a dire i trabocchi: sono delle macchine usate per pescare il cui aspetto ricorda quello delle palafitte, visto che sono munite di braccia lunghe che penetrano nell’acqua. Nella maggior parte dei casi i trabocchi non svolgono più la funzione di un tempo, e alcuni sono stati trasformati in locali pubblici, ristoranti o bar in cui fare aperitivo.
Da segnalare, inoltre, che sul lungomare di Pescara sono presenti numerose strutture ricettive presso le quali è possibile prenotare la propria vacanza, per regalarsi un piacevole relax a due passi dal mare.
Le spiagge di Pescara
Le lunghe e ampie spiagge sabbiose e il mare basso per lunghi tratti, consentono ai bambini di sguazzare allegramente in acqua in piena sicurezza. Del resto Pescara si fa apprezzare anche per la sua ospitalità attenta alle famiglie con bambini, con un’ampia varietà di attività e aree family-friendly.
Laddove sono presenti gli stabilimenti balneari – non mancano infatti le spiagge libere – sono garantiti numerosi servizi: dalla ristorazione al noleggio di ombrelloni e lettini, dall’intrattenimento per i più piccini ai corsi di vela e windsurf.
Insomma le spiagge di Pescara sono attrezzate al meglio per accogliere i turisti, anche quelli più esigenti, garantendo, tra l’altro il necessario spazio vitale a tutti.
Che cosa vedere a Pescara
Il cuore della città vecchia di Pescara, che è del tutto pedonale e quindi fruibile senza rischi, è rappresentato da piazza Unione. Qui ogni domenica mattina ha luogo un mercatino dell’antiquariato: un’esperienza davvero caratteristica che gli appassionati del vintage adoreranno! Dopo il tramonto, invece, la piazza diventa più vivace grazie ai numerosi locali che vi si affacciano.
Il Museo delle Genti d’Abruzzo è una delle tappe obbligate per chi sta visitando Pescara. Si trova in via delle Caserme, dove ci sono i resti del bagno borbonico, noto anche con il nome di Fortezza. Nella struttura che in passato ospitava il carcere del Regno delle Due Sicilie – che era stato fatto costruire da Carlo V nel Cinquecento – il museo si articola su due piani permettendo di conoscere la storia locale: è possibile visitarlo tutti i giorni feriali.
Spostandosi verso il centro storico ci si può dirigere in corso Manthoné,una delle poche vie che riuscirono a sopravvivere alle bombe della Seconda Guerra Mondiale, dove spicca la Cattedrale di San Cetteo: sede dell’Arcidiocesi, è un magnifico esempio di stile romanico, ed è dedicata al santo patrono della città.
Sempre in corso Manthoné, si trova la casa natale di Gabriele D’Annunzio, oggi adibita a museo. Gli arredi sono quelli dell’epoca del Vate: il museo è aperto tutto l’anno.
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Gli itinerari naturalistici
Per chi ama la natura è d’obbligo concedersi una passeggiata nella celebre pineta dannunziana, che poi non è altro che la pineta d’Avalos: qui il poeta era solito venire a riposare e a scrivere.
Si tratta di una riserva naturale che occupa una superficie di più di 50 ettari: i residenti e i turisti la scelgono per trovare un po’ di fresco nelle giornate torride o per andare a correre. La pineta ospita anche il teatro intitolato a Gabriele D’Annunzio, che oggi viene impiegato per l’allestimento di manifestazioni artistiche e spettacoli: è un’arena all’aperto che accoglie ben tremila posti.
Sempre nella riserva è presente l’ex opificio dell’Aurum, l’azienda che realizzava il liquore abruzzese omonimo: è un edificio a forma di ferro di cavallo che oggi è sede di convegni ed eventi ma che fino agli anni ’70 era operativa come distilleria producendo l’Aurum, liquore a base di brandy e di arance.
I monumenti
Un altro dei monumenti di Pescara da non perdere è il Palazzo del Governo: qui è conservata ed esposta La Figlia di Iorio, una celebre tela realizzata da Francesco Paolo Michetti. Non solo: l’edificio ospita la biblioteca provinciale, con un patrimonio che comprende più di seicentomila volumi, con una sezione di cimeli e opere dannunziane. Uscendo dal Palazzo del Governo, ci si può dirigere verso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, dove è presente un affresco di Aligi Sassu, o verso la Chiesa dello Spirito Santo, facile da riconoscere per la sua facciata molto particolare.
Risale al 1757 la Basilica della Madonna dei sette dolori, con facciata neoclassica e un battistero in stile barocco in legno al suo interno. In Villa Urania, a pochi passi dal lungomare, è possibile ammirare le preziose maioliche di Castelli che fanno parte della Collezione Paparella Treccia, e non lontano c’è un interessante Museo Ittico.
A proposito di musei, non va dimenticato il museo civico intitolato a Basilio Cascella, che espone quasi 600 opere d’arte tra ceramiche, incisioni e pitture.
Come arrivare a Pescara
Per arrivare a Pescara in auto si può sfruttare l’Autostrada Adriatica A14 e uscire a Pescara Ovest Chieti, sia che si provenga da nord, sia che si provenga da sud. Chi arriva da Roma, invece, deve fare riferimento all’uscita Chieti Pescara dell’Autostrada A25. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, la stazione di Pescara Centrale si trova in via Ferrari, ma non è la sola fermata presente in città: in via Adige c’è Pescara Tribunali, in via Po c’è Pescara San Marco e in piazza Vittorio Colonna c’è Pescara Porta Nuova. Per chi si muove in aereo, infine, lo scalo di Pescara, ubicato ad appena 3 chilometri di distanza dal centro della città, è collegato tra l’altro con:
- Milano
- Roma
- Torino
- Bruxelles
- Parigi
Mappa di Pescara
Per non trascurare alcuna zona di interesse e tracciare un percorso che includa tutte le attrazioni, è necessario avere a disposizione la mappa di Pescara. Con questo strumento sarà facile localizzare i migliori lidi, i musei, i ristoranti, i monumenti: un viaggio in una città come Pescara, del resto, va pianificato nei dettagli.
Quando visitare Pescara
Il clima di Pescara è mite tutto l’anno: le stagioni invernali non sono particolarmente rigide, mentre la calura estiva è compensata dalla gradevole brezza marina.
A dicembre vale la pena di visitare i suggestivi mercatini di Natale, mentre tra luglio e agosto va in scena il Pescara Jazz. Insomma, non solo una città di mare, ma anche una destinazione culturale, con un tessuto urbano in cui non mancano i musei e i monumenti.
La tradizione culinaria
Pescara si fa anche ricordare per la buona cucina e per i suoi gustosi tour gastronomici. Meritano di essere provati, per esempio, gli spaghetti alla chitarra, noti anche con il nome di spaghetti d’Abruzzo: in genere sono conditi con della carne di maiale o del ragù. Per prepararli c’è bisogno della chitarra, un utensile tipico della tradizione regionale. Altrettanto prelibato è il brodetto di pesce alla pescarese, chiamato anche brodo cozze e vongole, mentre ha acquisito fama nazionale il parrozzo, un dolce a base di:
- mandorle
- bucce di arancia
- semolino
- cioccolato fondente
Per gli amanti della carne la scelta è tra i tradizionali arrosticini, che vengono cotti con la graticola su carbone (la classica fornacella) e lu cif e ciaf, pezzi di guanciale che vengono accompagnati da peperoni secchi, rosmarino e aglio.